01 Jolly Roger
(L’anormalità, anormalità, l’anormalità, anormalità)
(L’anormalità, l’anormalità, anormalità, l’anormalità)
I nostri anni hanno già visto tutto
Come occhi rossi nelle notti in bianco
La luce piena e il buio più profondo
Ma adesso siamo qui
Adesso siamo qui
Adesso siamo qui
Adesso siamo qui
Batti Jolly Roger
La notte sopra un mixer
Il cielo in una stanza (qui)
Non ci entrerà mai
Parli col computer
Esplodi come un geyser
L’estate sta finendo (ma tu)
Non te ne accorgi mai
I nostri anni hanno sfidato il tempo
E anche scommesso di cambiare un mondo
Tornato indietro a far pagare il conto
Ma adesso siamo qui
Adesso siamo qui
Adesso siamo qui
Adesso siamo qui
I nostri anni senza alcun rimpianto
Ferite chiuse e il cuore ancora aperto
Dei rabdomanti nel deserto
E adesso siamo qui
Adesso siamo qui
Adesso siamo qui
Adesso siamo qui
Tieni la tua rotta
Cercando la tempesta
Nel pomeriggio troppo azzurro
Che non fa per te
Ti senti l’anormale
E potresti naufragare
Nel mare, nel cassetto
Della tua libertà
Senza alternativa
Se non la tua deriva
Dall’altra parte della luna
Stanotte arriverai
Adesso siamo qui
Adesso siamo qui
Adesso siamo qui
Adesso siamo qui
Adesso siamo qui
Adesso siamo qui
Adesso siamo qui
Adesso siamo qui
Adesso siamo qui
Adesso siamo qui
Adesso siamo qui
Adesso siamo qui
Adesso siamo qui
Adesso siamo qui
Adesso siamo qui
Adesso siamo qui.
L’incubo
È come stare appeso ad un laccio
Sospeso nel tuo spazio
Un altro errore e ti perderai laggiù
Senza far rumore
E fuori il mondo aspetta
Una tua decisione in fretta
Per giudicare se la rotta è giusta
E se la seguirai
Ed è arrivato il tempo di affrontare
Quella paura che non sai spiegare
Giusto o sbagliato si confondono laggiù
Da questa distanza
L’incubo di quando non sai più decidere
Tra un equilibrio stanco e ciò che puoi vivere
La corda che ti lega a quello che di più caro hai
È un cappio stringe e soffoca
L’incubo di quando non riesci a decidere
Tra ciò che ti protegge e quello che è da recidere
In fondo a cosa serve questa libertà
Quando non sai che fartene
La tua coscienza ti esamina e sanguina a volte
E quando sanguina arrivano a frotte
Vengono tutti a cercare risposte
A battere cassa e se fosse
Un colpo al cerchio, un colpo alla botte
La solitudine dei numeri primi
I secondi non hanno numeri affini
E non hanno numeri affatto
Tra l’istinto e la ratio
Quant’è sottile lo spazio tra incoscienza e coraggio
Ma forse l’ansia di deludere
L’aspettativa che poi non ti aspetta
A fare nascere ogni dubbio
Ogni perplessità
Poi la paura di essere normale
Di non avere niente da gridare
O che nessuno si ricorderà
Neanche un po’ di te
L’incubo di quando non sai più decidere
Tra un equilibrio stanco e ciò che puoi vivere
La corda che ti lega a quello che di più caro hai
È un cappio stringe e soffoca
L’incubo di quando non riesci a decidere
Tra ciò che ti protegge e quello che ti può uccidere
In fondo a cosa serve questa libertà (se non la usi)
Quando non sai che fartene
Cercare un capro espiatorio più misero
Che se va bene sei un grande, sei un idolo
Ma se va male mi aspettano al varco e quando decidono
Hanno paura se sembri più libero
Cercano un capro espiatorio più misero
Che gli assomigli, terrestre e mammifero
Se già in passato c’è stato un messia ma questi lo uccisero
Mi ribello Lucifero
L’incubo di quando non sai più decidere
Cercano un capro espiatorio più misero
La corda che ti lega a quello che di più caro hai
Fai paura se sembri più libero
L’incubo di quando non riesci a decidere
Cercano un capro espiatorio più misero
In fondo a cosa serve questa libertà
Che se va bene sei un grande, sei un idolo
L’incubo di quando non sai più decidere
Tra un equilibrio stanco e ciò che puoi vivere
La corda che ti lega a quello che di più caro hai
Fai paura se sembri più libero
L’incubo di quando non riesci a decidere
Tra ciò che ti protegge e quello che ti può uccidere
In fondo a cosa serve questa libertà
Fai paura se sembri più libero
L’incubo di quando non sai più decidere
Tra un equilibrio stanco è ciò che puoi vivere
La corda che ti lega a quello che di più caro hai
Fai paura se sembri più libero
L’incubo di quando non riesci a decidere
Tra ciò che ti protegge e quello che ti può uccidere
In fondo a cosa serve questa libertà
Fai paura se sembri più libero.
03 Punto critico
Non so come dirtelo
Che a piedi nudi sfiori l’orlo del baratro
Lo sai, niente panico
Non guardi in basso, non esiste il pericolo
Che è bellissimo
Ciao ciao dal malessere
Applausi all’atterraggio ho voglia di vivere
Saluti dalla pagina
Alza la mano che la pista s’illumina
E s’illumina
Sugli anni senza titolo
Saldi in vetrine, shish kebab
I compra oro, il traffico
L’automazione, l’occupazione
Fermi sul punto critico
Clima, stagioni, slot machine
I tassi di monossido
Patria, nazione, liposuzione
Non so come dirtelo
Hai il cuore chiuso in un rifugio antisismico
Lontano dall’incognito
Per non tirare a sorte con l’infelicità
Che è bellissima
Ciao ciao dal benessere
Dal girovita condizione invidiabile
Sorrisi dalla pagina
Alza la mano che la pista s’illumina
E s’illumina
Sugli anni senza titolo
Saldi in vetrine, shish kebab
I compra oro, il traffico
L’automazione, l’occupazione
Fermi sul punto critico
Clima, stagioni, slot machine
I tassi di monossido
Ricreazione, rivoluzione
Sugli anni senza titolo
Sbarchi, frontiere, coming out
Il peso forma, il debito
L’epurazione, la clonazione
Fermi sul punto critico
Yoga, influencer, sex online
Le transazioni, il traffico
Ricreazione, rivoluzione
Fermi sul punto critico
Alza la mano, coming out
Fermi sul punto critico
Ricreazione, rivoluzione
Fermi sul punto critico
Alza la mano, coming out
Fermi sul punto critico
Ricreazione, rivoluzione
04 Fenice
Ancora tu, tra tutti quegli sguardi
La stessa replica di sempre, film già visti
Ancora tu, fenice senza piume
Pronta a rinascere in un cambio di costume
Ancora tu a un passo dalla fine
Non sei più causa di rilascio di endorfine
Ancora tu, non dovevamo vederci, rivederci più
Con il destino, con il destino
Con il destino, con il destino
Col mio destino, col mio destino
Ora so, salderò i miei debiti
È il mio destino, il mio destino
È il mio destino, il mio destino
È il mio destino, il mio destino che
È libero senza di te
Il tempo va e non lo puoi fermare
Ma ancora insegui l’illusione di un potere
Le qualità che adori calpestare
Un gioco sadico di ruolo dell’autorità
Il tempo va e non cambia la natura
Di chi sorride e picchia sotto la cintura
Ancora tu non dovevamo vederci, rivederci più
Con il destino, con il destino
Con il destino, con il destino
Col mio destino, col mio destino
Ora so, salderò i miei debiti
È il mio destino, il mio destino
È il mio destino, il mio destino
È il mio destino, il mio destino che
È libero senza di te
Brucia il passato e bruciano quei giorni
Insieme a tutti quei ricatti da nascondere
Tra il filo spinato dei tuoi miseri incanti
Tra le macerie che hai lasciato in me
Bruciare il regno dei tuoi giri di parole
E senza niente più da perdere
Senza rimpianti come brucia il sole
Poi dalle ceneri rinascere
Brucia il passato e bruciano quei giorni
Insieme a tutti quei ricatti da nascondere
Tra il filo spinato dei tuoi miseri incanti
Tra le macerie che hai lasciato in me
Bruciare il regno dei tuoi giri di parole
E senza niente più da perdere
Senza rimpianti come brucia il sole
Poi dalle ceneri rinascere
Brucia il passato e bruciano quei giorni
Insieme a tutti quei ricatti da nascondere
Tra il filo spinato dei tuoi miseri incanti
Tra le macerie che hai lasciato in me
Bruciare il regno dei tuoi giri di parole
E senza niente più da perdere
Senza rimpianti come brucia il sole
Poi dalle ceneri rinascere
05 Respirare
Potrei essere una bugia
Falsa da sembrare vera
Che ti illuda per un po’
Che non faccia male mai
Vorrei essere armonia
Vento che gonfia la bandiera
Accarezzare le montagne
Per riportarti qui
Per respirare
Solo respirare
E dimenticare
E non pensare più
Poi respirare
Solo respirare
E dimenticare
E non pensare più
Vorrei essere atmosfera
E proteggere per sempre
Il tuo sistema equilibrato
Da ogni avversità
Vorrei essere la natura
Che non ha colpa mai
Che si dimentica di noi
Che è pura eternità
Per respirare
Solo respirare
E dimenticare
E non pensare più
Poi respirare
Solo respirare
E dimenticare
E non pensare più
Poi respirare
Solo respirare
E dimenticare
E non pensare più
Poi respirare
Solo respirare
E dimenticare
E non pensare più
Vorrei essere un sorriso
Ed incollarmi su di te
Poi disegnare il paradiso
E regalartelo
06 Bottiglie rotte
Siamo bottiglie rotte in terra
Siamo la notte a squarciagola
Come le luci della giostra
Che gira finché non sai più chi sei
Sorridono le star
Tra un attentato e un altra festa
Farsi vedere c’è gente ci siamo persi
Chiedimi come stai
Chiedimi o no che fa lo stesso
Splendi di noia di gioia di indifferenza
E lascia se vuoi
Come la musica che in testa
L’ansia gli esami che ti aspettano
Come una svastica nei cesti
Tra la tua bocca e un non so più chi sei
Splendidi come star
Tra un attentato e un mal di testa
Farsi vedere c’è gente ci siamo persi
Chiedimi come stai
Chiedimi o no che fa lo stesso
Splendi di noia di gioia di indifferenza
Chiedimi come stai
Chiedimi come stai
Chiedimi come stai
Chiedimi come stai
Splendi di noia di gioia di indifferenza
07 Le onde
Un attimo che
Solo un attimo
E poi qui il mondo cade
Tutto il mondo cade
Non c’erano le istruzioni
Per non averti più
Non saperti qui
In quale vento tu navigherai
Tra il tempo e le sue onde
Che suono sentirai
Tra il tempo e le sue onde
Ora che viaggerai
Tra il tempo e le sue ombre
Buon viaggio a te
Buon viaggio a te che non ritorni a casa
Non fai rotta verso casa
Dove riposerà quello che sai
Tra il tempo e le sue onde
Che suono sentirai
Tra il tempo e le sue onde
Ora che viaggerai
Tra il tempo e le sue ombre
Che suono sentirai
Tra il tempo e le sue onde
E se ritornerai
Dal tempo e dalle sue ombre
08 L’incredibile performance di un uomo morto
Sono un viso pavido
In tasca ho solo stoffa
E non quella dell’eroe
Segnali che ora fumano
E un’ascia che si affila
Nel vuoto sterminato tra di noi
Io non porto mai dietro, mai
Né rimpianti o perché
Neanche adesso che lascerò
Ogni pagina di te
Uh ah uh ah uh, ah ah
Uh ah uh ah uh, ah ah
Uh ah uh ah uh, ah ah
Uh ah uh ah uh ah ah ah ah ah
Scocca anche una lacrima
E rallenta sulle labbra
Che si spiegano all’ingiù
Se ti guardo piangere
Vedo solo quelle gocce
Come frecce che cadono, bellissime
Non raccoglierò niente, sai
Perdo tutto così
E se adesso mi assalirai
Io non sarò già più qui
Non rimangono resti
Né ferite o alcunché
Sono bravo a riscrivere
Ogni capitolo di me
09 Nuove radici
Nell’aria morbida
C’è una strada, seguila
Un nuovo cantico
Soffia dal crepuscolo
La terra è umida
Col respiro toccala
Le nuove radici crescono
Riaccendo un sogno scarico
Nell’aria morbida
C’è una nuova libertà
Che sarà
Rinascere se vuoi
Che sarà
Promessa tra di noi
E sarà
Un nuovo cantico
Soffia dal crepuscolo
Quest’aria morbida
È una nuova identità
Le nostre radici crescono
E sfidano il tempo arido
Quest’aria morbida
È una nuova libertà
Che sarà
Rinascere se vuoi
Che sarà
Promessa tra di noi
E sarà
10 Cieli in fiamme
Due voci che infrangono
Due voci che infrangono
La lenta silenziosa attesa
Di una nuova catastrofe
Due schegge che tagliano
Due schegge che tagliano
L’aria inquinata del nostro cielo in fiamme
Due corpi si abbracciano
E poi si respingono
Detonazione, la mia mano che sanguina
Non so come smettere
Non so come smettere
Di frantumare il nostro fragile amore
Non so come smettere
Non so come smettere
Di torturare il nostro piccolo amore
E poi restiamo qua ad attendere un’alba che poi
Forse verrà nuovamente a salvarci poi
Addormentati qua tra le braccia e il mio demone no
Non ti troverà
Non ti troverà
Solo tu puoi accendere
Solo tu puoi accendere
La furia di quell’ ombra che nel vento esplode
Nel lampo di un attimo
Nel lampo di un attimo
È tutto scuro siamo al centro di un vortice
Voglio farmi del male
Solo farmi del male
Nella tempesta perfetta che sa creare
E devo distruggere
Inizio a distruggere
È l’uragano silenzioso a legarci insieme
I tuoi tatuaggi
Nei tuoi tatuaggi
Il buio profondo, lo sguardo sul mondo
È quei capelli chiari
I tuoi capelli chiari
Brillano di luce sullo sfondo nero
Non so come smettere
Non so come smettere
Di frantumare il nostro piccolo amore
Non so come smettere
Non so come smettere
Non so come smettere
Non so come smettere
Non so come smettere
Non so come smettere
Di frantumare il nostro piccolo amore
E poi restiamo qua ad attendere un’alba che poi
Forse verrà nuovamente a salvarci poi
Addormentati qua tra le braccia e il mio demone no
Non ti troverà
Sarò lì a proteggerti
Oh, oh, oh oh oh
E poi addormentati qua
Tra le braccia e il mio demone no
Non ti troverà
Non ti troverà